giovedì 5 settembre 2019

Chi sono: una breve introduzione

Per parafrasare Brad Pitt in "Intervista col Vampiro", che a sua volta cita David Copperfield, dovrei forse cominciare così... "nacqui, crebbi..."? Suppongo prenderebbe troppo tempo sia a me che a voi, e le vicende di uno sconosciuto raramente sono di interesse per chi legge. Il tempo poi, è la merce più preziosa al mondo... Comincerò invece da quando iniziai a leggere e poi a scrivere.



Sono (e oserei dire per mia fortuna) figlio di una delle ultime generazioni ancora non in possesso di infami smartphone, quando internet non era ancora così diffuso. Un figlio illegittimo degli anni '80, se volete (classe 1989), in quanto crebbi a stretto contatto con un fratello e una sorella molto più grandi di me, restandone influenzato. Si potrebbe dire che imparai a leggere circa all'età di cinque anni, esercitandomi con le targhe delle automobili. Ma iniziai il mio viaggio nel mondo della fiction solo uno o due anni dopo.



Affiancai le mie letture di libri per ragazzi (Piccoli Brividi, qualcuno sicuramente li ricorderà), a testi decisamente più impegnativi. Come tutti i ragazzini, imitare fratelli e sorelle più grandi era un comportamento naturale, e fu proprio a otto anni che ebbi il mio primo incontro con "It", di Stephen King, che lessi nel corso di due afose settimane estive. Di certo all'epoca non lo compresi a fondo, ma ricordo che ne rimasi davvero colpito (per non dire un poco traumatizzato da alcune scene di certo non adatte a un ragazzino della mia età). In seguito mi appassionai al fantasy, leggendo in particolare le saghe di Thomas Covenant l'Incredulo di Stephen R. Donaldson, Il Signore degli Anelli e le innumerevoli saghe di Shannara di Terry Brooks, nonché adorai Ivanhoe, sebbene il genere storico non mi attirava molto allora come oggi.


Fu però soltanto a dodici anni che cominciai a scrivere, trovando un manoscritto fantasy in corso d'opera nel cassetto della scrivania di mio fratello. Da lì, l'idea di scrivere qualcosa di mio. Da allora, ho scritto innumerevoli racconti e perfino romanzi, la maggior parte dei quali oggigiorno non considero all'altezza di una pubblicazione, se non forse alcuni dei miei lavori più recenti e di conseguenza maturi, sia nelle tematiche che nella prosa.



In alcuni periodi molto difficili della mia vita, scrivere mi ha aiutato ad andare avanti, specie durante un'alquanto travagliata adolescenza. Nei lunghi anni di pratica ho imparato molto sul mestiere dello scrittore, perlopiù leggendo e scrivendo, non certo seguendo corsi o leggendo ponderosi tomi sulla scrittura creativa. Certo vi è sempre qualcosa di nuovo da imparare (se così non fosse saremmo già defunti), ma ritengo, oggi, di potermi considerare almeno competente in ciò che amo fare e che considero la mia vera vocazione, a dispetto dei ruoli e mestieri che la società e le circostanze ci impongono, come maschere che non possiamo in alcun modo smettere.



Negli ultimi tempi ho stretto un sodalizio con il mio primo editore, Il Terebinto. Nonostante si tratti di una piccola casa editrice indipendente, grazie alla loro serietà e disponibilità sono riuscito a pubblicare il mio primo racconto dark fantasy, che potete trovare sia nel loro catalogo che sul circuito di ebook di amazon: L'evocazione. Purtroppo, in sede di recensione, alcuni hanno commesso l'incomprensibile errore di considerarlo un romanzo, perciò ci tengo a ripetere che si tratta solo di un racconto lungo. Con una simile durata, sarebbe stato impossibile per chiunque produrre un world building degno di tal nome e caratterizzare in modo più approfondito i personaggi.
Prossimamente è in uscita il sequel, "L'Occhio di Mobius", che conterrà il precedente racconto ampliandolo e portando così la nuova opera a diventare una novella fantasy o comunque un romanzo breve.



Sebbene il fantasy sia il mio genere prediletto, non amo e anzi rifuggo la catalogazione di "scrittore di genere", in quanto mi piace spesso occuparmi anche di fantascienza, horror e perfino di strane commistioni di generi, specie quando scrivo racconti. Per quanto riguarda i miei progetti futuri, nel caso qualcuno di voi fosse interessato a seguirmi (non si sa mai), potrete farlo su questo blog o sulla mia pagina Facebook dallo stesso nome.
Stavo considerando la possibilità di pubblicare gratuitamente alcuni dei miei racconti qui, in maniera indipendente, ma vorrei cercare di organizzarli in diverse raccolte e potrebbe essere necessaria una certa quantità di lavoro (e soprattutto tempo).
Per quanto riguarda invece i progetti futuri, sono già in possesso di molti elementi: si tratterà di una trilogia dark fantasy per adulti, ma non ho ancora cominciato la prima stesura.



Credo sia tutto, per ora... e se avete letto fin qui, sia lode a Cthulhu e Yog-Sothoth.



- Marco Garinei -